Le certificazioni di qualità sono delle procedure volontarie attraverso le quali degli enti terzi indipendenti di certificazione dichiarano che, un determinato prodotto, processo, servizio o Sistema di Gestione è conforme a una specifica norma o ad un altro documento normativo.
Intraprendere un percorso di certificazione volontario significa:
- Valorizzare la qualità e l’origine dei prodotti realizzati;
- Focalizzare l’attenzione nei confronti dei clienti, delle loro richieste e delle loro aspettative;
- Tutelare la salute dei consumatori garantendo il rispetto di requisiti di sicurezza alimentare.
Gli standard sono due e un’azienda,in base all’orientamento del proprio business, può scegliere tra
- certificazioni di sistema;
- certificazioni di prodotto.
Per certificazioni di sistema si intendono tutte quelle norme e linee guida, redatte con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali.
Tra questi standard ci sono le norme del sistema ISO ( https://www.iso.org/home.html)
A titolo esemplificativo le ISO applicabili dalle organizzazioni nel settore agroalimentare sono:
- ISO 9001:2015 – Standard di gestione per la qualità. Questo standard fa sì che i processi aziendali siano focalizzati verso il cliente e verso il miglioramento continuo.
- ISO 14001:2015 – Standard di Gestione Ambientale. Certificandosi rispettando questo standard, l’azienda si impegna nel definire e conseguire obiettivi atti a tutelare l’ambiente.
- ISO 22000:2018 – Standard per la sicurezza alimentare. Tutte le aziende del settore alimentare che vogliono implementare il loro piano di autocontrollo e fornire una maggiore garanzia sulla salubrità degli alimenti che producono, possono certificarsi rispettando i requisiti definiti dalla presente norma.
Altri standard di qualità ampiamente diffusi nel settore agroalimentare sono le norme della GDO riconosciute a livello internazionale dall’organismo GFSI (https://mygfsi.com ).
Le certificazioni di prodotto, sono degli atti formali attraverso cui viene riconosciuto il rispetto di un determinato prodotto ai requisiti previsti e definiti in una specifica norma.
Tra queste ci sono, ad esempio, le certificazioni OGM, Biologico, BRC Gluten free, DOP, IGP, STG, DTP.
Le certificazioni di prodotto sono nate per fornire al consumatore una maggiore garanzia sulla qualità del prodotto acquistato e di conseguenza sull’attenzione che l’azienda produttrice ha nei suoi confronti.
In conclusione, un’azienda che decida di accrescere il valore e la qualità della propria organizzazione e dei prodotti realizzati, oppure che voglia ottimizzare i propri processi, potrà farlo utilizzando come strumento la certificazione di qualità che più rispecchia e rappresenta le sue esigenze, sempre con l’obiettivo finale di incrementare la fiducia dei propri clienti.