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Coronavirus: quali cautele deve adottare il datore di lavoro

24 Febbraio 2020

Misure preventive sui luoghi di lavoro

Il Ministero della Salute, con la circolare n. 3190 dello scorso 3 febbraio, fornisce chiarimenti sui comportamenti prescritti agli operatori che, per ragioni lavorative, vengono a contatto con il pubblico; indicazioni che, come chiarito al termine della circolare, i datori di lavoro hanno l’onere di comunicare all’intero personale dipendente.

Il provvedimento citato, anzitutto  sottolinea preliminarmente che, ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. 81/2008), “la responsabilità di tutelare i dipendenti dal rischio biologico è in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente“ in funzione della entità del pericolo corrente.

Tale rischio ricorre qualora l’attività lavorativa comporti la possibile esposizione a un “agente biologico”, ossia qualsiasi microorganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni” (v. artt. 266 e 267 D. Lgs. 81/2008).

A questo proposito, con particolare riferimento alla tutela dei lavoratori rimangono ferme le misure intuitivamente necessarie tra queste:

  • l’installazione di erogatori di gel antibatterici,
  • l’accurata pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti,
  • la dotazione di guanti o mascherine protettive e simili accorgimenti.

Per tutti coloro che operano nel campo alimentare si raccomanda una scrupolosa attenzione ed attuazione di quanto previsto dall’autocontrollo alimentare aziendale regolati dal sistema HACCP.

Si invitano i datori di lavoro a diffondere le seguenti informazioni a tutto il personale dipendente.

Siamo costantemente in contatto con gli organi competenti per potervi informare prontamente su eventuali ulteriori disposizioni.

CSConsulting s.r.l.

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