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Nessuna mascherina serve se non indossata correttamente

18 Marzo 2020

Con il DPCM 9 marzo 2020, si è reso evidente che chi lavora ha ora un rischio aggiuntivo e maggiorato rispetto alla popolazione non lavorativa, di fatto obbligata a restare a casa, rispetto alla esposizione al possibile contagio del COVID-19. È compito del Datore di Lavoro assieme al RSPP e al Medico Competente valutare adeguatamente il rischio biologico virale da coronavirus, procedere adeguatamente a riguardo e fornire ai lavoratori DPI adatti.

Il principio di base che vorremmo trasmettere però è il seguente:

NESSUNA MASCHERINA SERVE AL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS/COVID-19 SE NON È INDOSSATA CORRETTAMENTE, PERCHÉ RISCHIA DI DIVENTARE INUTILE.

Dunque, è importante seguire alcune semplici regole di corretto utilizzo per non vanificarne l’uso.

Verificare sempre quanto indicato dal fabbricante.

Lavare le mani prima di indossare la mascherina.

Verificare la corretta tenuta della maschera rispetto al volto: assicurandosi cioè che aderisca totalmente alla pelle e copra il viso fin sotto al mento.

Quando si indossa la mascherina riutilizzabile è opportuno poi sostituirla (da dietro, senza toccare la parte anteriore) secondo indicazioni del produttore e comunque quando diventa umida.

Quando si indossano le monouso bisogna buttarle ogni volta che vengono tolte, sempre togliendole senza toccare la parte anteriore.

Lavarsi le mani dopo aver tolto la mascherina.

ATTENZIONE!!! Altra fondamentale precauzione è quella di toccarla il meno possibile durante l’uso (possibilmente mai), e quindi è assolutamente sbagliato toglierla per grattarsi naso, viso o bocca, rispondere al telefono, per poi rindossarla. Questi sono gesti che rendono completamente inutile l’utilizzo della mascherina, in quanto bastano pochi secondi per introdurre attraverso il respiro il virus nel nostro organismo.

Istruzioni Mascherina

MASCHERA CHIRURGICA E FACCIALI FILTRANTI

È importante fare una netta distinzione tra:

Mascherine

LA MASCHERINA CHIRURGICA non è un Dispositivo di Protezione Individuale ma bensì un presidio medico che non protegge chi la indossa ma protegge persone terze. Non a caso viene comunemente utilizzata da personale sanitario quale medici, infermieri, oss, dentisti, assistenti alla poltrona, durante interventi o trattamenti sui pazienti in modo tale da proteggerli da eventuale contaminazione e quindi per assicurare che l’operazione avvenga in piena igienicità. La Marcatura CE di tali presidi garantisce la conformità a quanto dettato da specifiche norme tecniche a protezione del paziente.

Nel caso dell’emergenza da Coronavirus COVID-19 si invita l’intera popolazione ad indossare tale mascherina nelle rare occasioni in cui ci si trovi costretti ad uscire di casa in modo da evitare il diffondersi del virus tra le persone. Ricordiamo che si può essere portatori asintomatici del virus e quindi trasmetterlo a chiunque si trovi a stretto contatto con noi.

Indossare la mascherina, però, non ci giustifica ad uscire per futili motivi dalle nostre abitazioni e fare assembramenti.

Facciali

I FACCIALI FILTRANTI sono Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) ossia dispositivi che garantiscono la protezione di chi li indossa. Si suddividono in tre classi: FFP1, FFP2, FFP3. Le lettere FF sono l’acronimo di “facciale filtrante”, P indica la “protezione dalla polvere”, mentre i numeri 1, 2, 3 individuano il livello crescente di protezione.

La Marcatura CE di cui devono essere dotati garantisce la conformità a quanto dettato da norme tecniche a protezione dell’operatore e quindi a chi li indossa.

Molti lavoratori sanno già di che si tratta in quanto, a causa del lavoro che svolgono, sono esposti ad agenti potenzialmente pericolosi come fumi, polveri, fibre ma anche microrganismi. Per proteggerli dall’ingresso di tali agenti il datore di lavoro deve dar loro a disposizione i DPI per le vie respiratorie.

Nel caso particolare dei microrganismi e quindi del Coronavirus COVID-19, essi si diffondono nell’ambiente per via aerea tramite goccioline di aerosol espulse dal soggetto infetto tramite tosse, starnuti, o il semplice parlare e che rimangono sospese nell’aria per un certo periodo.

Una mascherina chirurgica non è sufficiente per proteggerci dal coronavirus ma è necessario un facciale filtranteLe mascherine utili a evitare il contagio da Coronavirus sono quelle classificate come DPI FFP2 e FFP3.Il facciale filtrante prende tale nome perché l’intera superficie è filtrante.

Le sigle citate in precedenza indicano il livello di protezione filtrante: le FFP2  filltrano particelle solide e liquide, garantendo una protezione del 92%. Mentre le FFP3 sono maschere (dotate di una valvola di espirazione in sola uscita che si apre per fare uscire il fiato: durante tale fase la membrana di gomma si sposta mettendo in comunicazione l’interno del facciale con l’ambiente esterno e pertanto non devono essere indossate da soggetti positivi per non diffondere il virus) che garantiscono una protezione del 98%, anche contro agenti molto fini come l’amianto.

LE MASCHERINE DPI SONO LE SOLE DAVVERO UTILI CONTRO IL CORONAVIRUS

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